Ed eccoci alla 48 tappa.
Abbiamo salutato l’Albania sempre al mattino presto con molto movimento sulla strada, i paesaggi erano molto poveri.
Prima di arrivare in frontiera ci riuniamo e decidiamo di entrare in Montenegro tutti e 3 insieme in camper, da soli non si può e poi c’è molta gente.

Iniziamo a pedalare subito dopo e devo dire che l’impatto è stato molto gradevole: uno Stato piccolo ma più curato rispetto a quelli visitati fino ad adesso anche se noto ancora tantissima sporcizia lungo strada.
Arriviamo nella piccola capitale Podgorica che è molto carina, facciamo le foto di rito e ci fermiamo sotto la Torre dell’orologio (Sahat Kula) che è stata costruita nel 1667 da Hadzi Pasha Osmanagic, un eminente cittadino di Podgorica. Secondo la leggenda, l’orologio è stato acquistato in Italia. Per lungo tempo è stato utilizzato per la difesa contro i nemici ed era anche l’unico orologio pubblico della città.
Si riparte ed ecco che arriva il 2° temporale del giorno: ci fermiamo sotto una casetta dei bus dove siamo costretti a stare per una mezz’ora abbondante.
Riusciamo a ripartire e a finire la tappa dove avevamo prestabilito.
La tappa è stata bella sia per il percorso e che per la prestazione sportiva.

Loretta